D SIDE STUDIO

 

 A GRAPHIC PROJECT

For Piermario D’Ortona, the architect behind D side Studio, collage as a graphic style has been a great way to tell the story behind every project. With an amazing attention to every detail, D side Studio’s work represents not only Architectural elements, but the life of the people inhabiting the spaces. 

During this interview, Piermario will talk about what inspires D side Studio’s work and more!

Could you tell us a little bit about D side Studio?

D side Studio is a graphic architecture project recently created to experiment the various aspects of interaction between architecture and people. After my recent graduation I started working in Italy, Holland and then Germany in different types of studios, in which I have often been involved in visual and graphic research through the experimentation of drawing and architectural collage.

Puoi dirci qualcosa riguardo D side Studio?

D side Studio è un progetto di architettura grafica creato da poco per sperimentare i vari aspetti di interazione tra architettura e persone. Dopo la recente laurea ho iniziato a lavorare in Italia, Olanda e poi Germania in diverse tipologie di studi, nei quali sono spesso stato impegnato anche nella ricerca visuale e grafica attraverso la sperimentazione del disegno e del collage architettonico.

You create awesome collages to represent your work. Why do you choose to represent your work this way? 

I chose to use the collage technique because it has always been an element of great visual and communicative impact since the beginning of the 20th century. The strength of collage investigates the potential of new fragments of real life that connect to interact in a single final image. Collage has always been used in pedagogy as a recreational and formative activity and also for this reason, its expressive impact is very relevant. Then collage is the expressive symbol of the avant-garde, which is why in my opinion architecture through this technique can respond to the problems of its own time.

Crei degli splendidi collage per rappresentare il tuo lavoro. Perché hai scelto di rappresentare il tuo lavoro il questo modo?

Ho scelto di utilizzare la tecnica del collage in quanto è sempre stato un elemento di grande impatto visuale e comunicativo fin dagli inizi del ‘900. La forza del collage sta nel ricaricare di nuovo potenziale frammenti di vita reali che insieme si connettono per interagire, con la loro storia, in una sola immagine finale.  Inoltre il collage è sempre stato utilizzato in pedagogia come attività ricreativa e formativa, ed anche per questo, il suo impatto espressivo è molto rilevante.

Poi il collage è il simbolo espressivo dell’avanguardia, motivo per il quale a mio parere l’architettura tramite questa tecnica può rispondere ai problemi del proprio tempo.

Collage has always been used in pedagogy as a recreational and formative activity and also for this reason, its expressive impact is very relevant.
— Piermario D'Ortona

Does the design of the Architecture influence the graphic style of your images, or does it vary on a project by project basis? For instance, would you use the same graphic style to represent a tall tower or a master plan?

My point of view is that the graphic style should not be influenced by the type of design or architecture, but by the type of message you want to communicate through a certain graphic design. This is why if the perception of the message being communicated remains clear then the only limit of the representation is the imagination. It is precisely the fantasy, together with creativity and technique, that architecture feeds on.

Il design dell'Architettura influenza lo stile grafico delle tue immagini o varia da progetto a progetto? Per esempio, utilizzeresti lo stesso stile grafico per rappresentare una torre alta o un master plan?

Il mio punto di vista è che lo stile grafico non deve essere influenzato dal tipo di design o di architettura, bensì dal tipo di messaggio che si vuole comunicare attraverso un determinato elaborato grafico. Motivo per il quale se la percezione del messaggio che si comunica rimane limpido, allora l’unico limite della rappresentazione è la fantasia. Ed è proprio di fantasia, creatività e tecnica che si nutre l’architettura. 

I love how there is a sense of movement in all of your illustrations. Sometimes it’s by adding a few footsteps on the floor, music notes or birds in the sky. Can you talk a little bit about these elements?

I like to insert in the images small details that I think can help the reading of the architectural message. Basically I try to tell a story of the everyday life projected in the Architecture, reflecting the personality of the individual who lives it, which together with the inclusion of small elements makes the image out of the technical context. I make sure that the feelings and characteristics of each person are reflected within each individual project, and that the representations continue outside the scenes with the hope that the images themselves can somehow come alive in the eyes of the viewer. The aim is therefore to make people think and ask questions that lead to reasoning about why that single element exists in that specific context.

Mi piace il senso di movimento in tutte le tue illustrazioni. A volte anche solo aggiungendo qualche gradino sul pavimento, note musicali o uccelli nel cielo. Puoi parlare un po' di questi elementi?

Mi piace inserire nelle immagini piccoli dettagli che credo possano aiutare la lettura dei messaggi architettonici. Fondamentalmente cerco di raccontare una storia di vita quotidiana proiettata in un'architettura, rispecchiante la personalità dell'individuo che la vive, che insieme all'inserimento di piccoli elementi fa sì che l’immagine sia fuori dal contesto tecnico. Faccio in modo che i sentimenti e le caratteristiche di ogni persona si riflettono dentro ogni singolo progetto e che le rappresentazioni continuino al di fuori delle scene, con la speranza che le immagini stesse possano in qualche modo animarsi negli occhi di chi le guarda.  Lo scopo è quindi far riflettere e  far nascere quesiti che portino al ragionare sul perché esiste quel singolo elemento in quello specifico contesto.

What is your design process? Where do you get inspiration from? 

Mostly I take inspiration from everything I live, read or see in my daily life. The design process starts by capturing what is exciting to me and gradually elaborating the idea, the thought and the reasoning. My constant inspirations come from many architects and authors like Louis Kahn, Alvaro Siza, Luis Barragan, Alberto Campo Baeza, Carlo Mollino and many others. I also like to move onto other arts such as sculpture and painting, studying the works of artists of the late Romanticism in the 19th century until the postmodernism of Igor Mitoraj's sculptures. Needless to say, the literature has not a less important role because through words it is possible to create and describe images, which for us architects are the basis of every feasible idea.  Mentioning a famous Italian artist, Maria Lai: ‘’If you’re reading a page, you are listening to it with your eyes’’.

Qual è il tuo processo di design? Da dove trai ispirazione? 

Principalmente prendo ispirazione da tutto ciò che vivo , leggo o vedo quotidianamente. Il processo di design inizia catturando ciò che stuzzica la mia attenzione ed elaborando gradualmente l’idea, il pensiero ed il ragionamento. Le mie costanti ispirazioni vengono da numerosi architetti e autori come Louis Kahn, Alvaro Siza, Luis Barragan, Alberto Campo Baeza, Carlo Mollino e molti altri. Inoltre mi piace anche invadere altre arti come scultura e pittura,  studiando le opere degli artisti del Tardo Romanticismo nel XIX secolo fino il post-modernismo delle sculture di Igor Mitoraj. Un ruolo non meno importante direi lo ha la letteratura, perché attraverso le parole riesce a creare e descrivere immagini, che per noi architetti sono alla base di ogni idea realizzabile. Citando una famosa artista italiana, Maria Lai: ‘’Se leggi una pagina la stai ascoltando con gli occhi’’.

The design process starts by capturing what is exciting to me and gradually elaborating the idea, the thought and the reasoning.
— Piermario D'Ortona

Could you show us / talk about the process to create one of your images? What tools do you use? What are your favorite places to look for entourage?

The process of creation is very unique and obviously it depends on the type of image that I want to create. I usually start with a small sketch that I edit into 3D software like Rhinoceros or Sketchup; then, through this three-dimensional model, I create the trace of the 2D image using Illustrator, most of the time altering and distorting the perspective. Next, there is a large research of  materials and colors that I apply to the picture through Photoshop and finally I continue a real collage made of elements, shapes, objects and people into a dynamic architectural scene.

I mainly use the search for images on online websites like Pexels, Unsplash, Pinterest etc. without forgetting social networks like Instagram or Facebook, which will be useful to discover new design and architecture platforms. For example, in the project 'Walls Are Alive' I went from a simple sketch to the creation of the 2d image on Illustrator; ending then with the representation through Photoshop, adding significant design elements and important sculptural artworks.

Potresti mostrarci / parlare del processo di creazione di una delle tue immagini? Quali strumenti utilizzi? Quali sono i tuoi luoghi preferiti per cercare entourage?

Il processo di creazione è molto singolare e dipende ovviamente dalla tipologia di immagine che voglio realizzare. Spesso inizio con un piccolo schizzo che poi elaboro in 3d attraverso software come Rhinoceros o Sketchup, in seguito attraverso il 3d creo il tracciato dell’immagine bidimensionale in Illustrator, quasi sempre alterando e distorcendo la prospettiva. Poi vi è una grande ricerca di materiali e colori da utilizzare per rendere al meglio ogni singolo progetto, che applico all’immagine attraverso Photoshop per poi continuare un vero e proprio collage di elementi, forme, oggetti e persone per rendere più dinamica la scena architettonica.

Principalmente utilizzo la ricerca di immagini su siti online come Pexels, Unsplash, Pinterest etc. senza sottovalutare canali social, come Instagram o Facebook, che possono tornare utili per scoprire nuovi siti web di design e architettura. Ad esempio, nel progetto 'Walls Are Alive' sono passato da un semplice schizzo alla creazione dell’immagine 2d in Illustrator; concludendo poi con la rappresentazione in Photoshop, aggiungendo elementi significativi di design ed importanti opere scultoree.

What advice has influenced your work?

Always be curious, and continue to believe in what you do even if the results are not immediate. Finally, don't give up doing what you love to do.

Quali consigli hanno influenzato il tuo lavoro?

Essere curiosi sempre, e continuare a credere in quello che si fa anche se i risultati non saranno immediati. Infine non mollare nel fare ciò che si ama fare.

What advice would you give to young designers?

The advice I can give from my experience is to always be a bit like an explorer and to not be afraid to experiment, discover and make mistakes. Because it is only by dreaming, working and looking at the world with the eyes of a child that you can fall into something wonderful.

 Che consigli daresti ai giovani designer?

Il consiglio che posso dare dalla mia esperienza è di essere sempre un pò  esploratori e non avere paura di sperimentare, scoprire e sbagliare. Perchè è solo sognando , lavorando e guardando il mondo con gli occhi di un bambino si può cadere in qualcosa di meraviglioso.

It is only by dreaming, working and looking at the world with the eyes of a child that you can fall into something wonderful.
— Piermario D'Ortona

Piemario D’Ortona, thank you for taking the time to interview with Arch-Vizz and talk about your amazing work.

You can find more about D side Studio's work on instagram @darch_side.

Interview & Images Courtesy: Piemario D’Ortona / D side Studio

Interviewer: Stefani Fachini